Archivio Notarile
L’Archivio di Stato ha, tra le sue funzioni, anche quella di Archivio Notarile, ed in quanto tale conserva gli originali dei rogiti notarili, dei repertori e dei sigilli dei notai sammarinesi defunti e di quelli che abbiano cessato a qualsiasi titolo l'attività professionale; i documenti e sigilli devono essere versati all'Archivio Notarile a cura dell'interessato o, in caso di morte del notaio, a cura degli eredi, non oltre trenta giorni dalla cessazione dell'attività.
Questa funzione è di fondamentale importanza da una parte per l’interesse storico di questi documenti, che col tempo diventano fonti di consultazione e ricerca per gli studiosi, dall’altra per l’interesse dei privati a cui è garantita la fruizione dei documenti correnti tramite il rilascio di copie conformi e l’apertura e pubblicazione di testamenti segreti.
L’Archivio Notarile nasce in quanto tale e in quanto distinto dall’Archivio Pubblico nella prima metà del 1600, quando si comincia a profilare l’esigenza a fini di conservazione di erigere un “Archivio dei rogiti e dei protocolli dei Notari morti”; a partire dal ‘700 vari decreti dispongono che chiunque detenesse protocolli di notai defunti dovesse consegnarli all’Archivio.
La serie dei protocolli notarili conservati in Archivio comincia con il volume di rogiti del notaio Vita di Corbello Zanini o Giannini che vanno dal 1403 al 1407.